venerdì 10 novembre 2017

BEVIAMOCI UN BICCHIER D'ACQUA!

Apri la porta al benessere


E dai! Beviamoci un bicchier dacqua!
In verità, più d'uno. 
 Tutti sappiamo quanto sia importante bere, ma lo facciamo realmente? 

Siamo veramente interessati a noi stessi o siamo i nostri primi autoboicottatori? 
L' acqua è l'elemento di cui siamo fatti, è ciò che ci tiene puliti e che contribuisce notevolmente alla salute. 
 
Va bevuta sempre, costantemente durante la giornata, perchè supporta moltissimo la nostra salute. 
 Eppure, non sempre lo facciamo.  Perché?
Spesso per esempio, ci diciamo "beh, ma io non ho sete..." Questa pseudoconvinzione deriva da abitudini sbagliate che inducono il corpo a richiedere meno acqua spingendolo verso una disidratazione. 

Ma quali possono essere le abitudini sbagliate?
Per esempio: avere sete e bere una birra o una bevanda zuccherata o qualunque altra bevanda diversa dalla semplice acqua, fa innescare un meccanismo negativo. 
Da questo tipo di bevande infatti, il corpo deve estrarre acqua compiendo però  un lavoro maggiorato a causa delle altre sostanze contenute. A quel punto, dovendo compiere processi impegnativi, il corpo tende a richiedere meno liquidi nel tentativo di risparmiare energia. Noi proviamo meno sete e ci disabituiamo a bere.

Dunque, se volessimo ri-abituarci a bere di più, come potremmo fare?

Beh, bisognerebbe aiutare il nostro corpo a ricordarci di bere...
Il nostro cervello funziona un po' come un computer nel quale dovremo istallare un nuovo software, cioè "bere di più". Bisogna in un certo senso, mandare un nuovo comando. Per questo, avremo bisogno di uno sforzo iniziale. Per almeno 21 giorni (questo è il tempo minimo necessario per "istallare" un nuovo comando nel nostro cervello) saremo impegnati a bere quasi come se fosse un allenamento, poi tutto diventerà più naturale 








Potremmo domandarci: c'è una fase della giornata in cui quest'azione è particolarmente gradita all'organismo?

Uno spunto valido  arriva dalla Medicina Tradizionale Cinese #mtc che ha osservato come i nostri organi interni abbiano un ciclo di funzionamento giornaliero chiamato #ciclocircadiano. Attraverso questo ciclo, scopriamo che ogni due ore, c'è uno dei nostri organi che entra nella sua fase di massima attività e contemporaneamente, un altro organo si trova in fase di minima. Trovate qui sotto la tabella con tutti gli orari in funzione dei vari organi. Da qui, possiamo notare che un periodo ottimale è la fascia oraria in cui vescica e reni sono nella loro fase massima. 
Ancora qualcosa sull'acqua che è un elemento importantissimo nella pratica #radionica. Grazie alla forma delle sue molecole, consente di ricevere l'informazione curativa, per cui il principio attivo per un determinato disturbo viene trasferito in un bicchiere d'acqua.
Assumendo tale acqua debitamente informata, si riceve il principio attivo (di un farmaco o di una qualsiasi sostanza) evitando gli effetti collaterali. Nella figura sotto, uno dei grafici tratti dall'opera "Il dottore di carta".

"Il Dottore di Carta" è un metodo di guarigione semplice, innocuo ma estremamente efficace. I 79 disegni geometrici che lo costituiscono sono rappresentazioni grafiche dell’energia sottile contenuta nel rimedio (in generale, un omeopatico). Don Gerrard, il suo ideatore, era venuto a conoscenza degli studi di Malcom Rae, il grande pioniere della radionica geometrica, il quale aveva scoperto la possibilità di realizzare rimedi servendosi dell’impronta energetica di rimedi disegnata su carta. Se i suoi disegni servivano per fare rimedi omeopatici a tutte le potenze, ed erano quindi la benedizione di medici e terapeuti (e anche delle case che producono medicine omeopatiche!), quelli di Gerrard nascono dalla esigenza personale di avere sempre sotto mano un kit di emergenza semplice ed economico da poter usare durante i viaggi in camper della sua numerosa famiglia attraverso l’America. Si sa, con tanti bambini, c’è sempre quello che vomita, che si raffredda, che si fa male in qualunque modo. E questo è proprio quello che è e lo scopo del Dottore di Carta: un “armadietto dei medicinali” portatile, efficace, durevole e poco ingombrante. Basta appoggiare un bicchiere con un po’ d’acqua sopra uno qualunque dei disegni e l’acqua si impregnerà di quella informazione specifica. Bevendola, l’acqua porterà questa informazione dove serve, risolvendo nel giro di pochi minuti il problema. I rimedi spaziano dai traumi fisici a problemi emozionali, dalla febbre, al caffè di carta, al mal di denti, al mal di schiena." (da Supernatura).

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